Il mistero del calzino spaiato

C’è una questione grave che non riesco mai a risolvere, è il mistero del calzino scomparso.
Per quanto mi impegni, e giuro lo faccio veramente, spesso e volentieri mi ritrovo con i calzini spaiati.
Non ho ancora scoperto come questo succeda, se scompaia in lavatrice, si nasconde nel cassetto oppure se lo mangia la tartaruga. Il fatto è che il conto non torna mai.
Il calzino fuggitivo a volte ritorna, quando ormai avevo perso le speranze e subito ne sparisce un altro. Forse giocano tutti quanti a nascondino e ovviamente a qualcuno tocca cuccare. E’ un problema diffuso, ed è uno dei misteri più misteriosamente misteriosi che inquietano il genere umano.
Ceste di calzini spaiati che, dico io, dicono tutti, pure se fossero andati a finire sotto il letto, dietro i mobili, in un altro bucato, dentro a una scarpa, prima o poi uscirebbero fuori e si riappaierebbero, e invece no: il secondo calzino scompare inghiottito da qualche entità astrale, scompare nel buco dell’ozono....e tentare di interrogare i miei animali domestici ?…magari ne sanno più di quanto possa immaginare.
Qualcuno dice che, lavati in bucati diversi, magari si tingono e uno non li riconosce più come coppia: niente di più falso. I calzini spaiati hanno fogge completamente diversi, e non credo che il bucato cambi loro anche la trama del tessuto, il modello e il disegno.
L’unica soluzione che ho trovato sarebbe quella di comprare tutti i calzini uguali, ma tutti tutti. Così non sarebbero più spaiati, solo ogni tanto qualcuno rimarrebbe da solo, per un po’ di tempo, ma almeno la mattina non impazzirei a vestirmi...

...ma il mistero non sarebbe comunque risolto.

venerdì 30 ottobre 2009

La rivincita del calzino spaiato



E’ bello vedere come ci siano delle persone in grado di innovare e non rimanere sedute "a guardare la vita che passa".
Una di queste è Francesca Sanzo, attivissima mamma blogger che si è proposta, con un monologo, in uno spettacolo teatrale il 25 Febbraio al
Teatro della Rabbia (Bologna).
Francesca, conosciuta nella blogosfera come Panzallaria, racconta il lato b della vita e della maternità, tentando di smascherare in modo scanzonato le imperfezioni di chi rifiuta le sbavature e ha intrapreso una lotta senza quartiere contro gli aspetti più inquietanti e talebani dell’essere madre oggi.
Una trentenne che dà spazio alle proprie emozioni e, magari anche in modo irriverente, racconta le sue avventure comico-realistiche. Un blog che esce dal virtuale si svela agli occhi di un pubblico curioso.
L’onore di interpretare Panzallaria a teatro è di Anita Giovannini, attrice bolognese professionista, che ha dato maggior smalto agli aneddoti di Francesca.
Prima di lei, già Claudia de Lillo, la Nonsolomamma della rete, ha proposto al grande pubblico (attraverso un libro) la sua storia di mamma divisa tra lavoro, figli, marito e tutto il resto.
Stiamo assistendo alla rivoluzione delle mamme blogger?

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