Il mistero del calzino spaiato

C’è una questione grave che non riesco mai a risolvere, è il mistero del calzino scomparso.
Per quanto mi impegni, e giuro lo faccio veramente, spesso e volentieri mi ritrovo con i calzini spaiati.
Non ho ancora scoperto come questo succeda, se scompaia in lavatrice, si nasconde nel cassetto oppure se lo mangia la tartaruga. Il fatto è che il conto non torna mai.
Il calzino fuggitivo a volte ritorna, quando ormai avevo perso le speranze e subito ne sparisce un altro. Forse giocano tutti quanti a nascondino e ovviamente a qualcuno tocca cuccare. E’ un problema diffuso, ed è uno dei misteri più misteriosamente misteriosi che inquietano il genere umano.
Ceste di calzini spaiati che, dico io, dicono tutti, pure se fossero andati a finire sotto il letto, dietro i mobili, in un altro bucato, dentro a una scarpa, prima o poi uscirebbero fuori e si riappaierebbero, e invece no: il secondo calzino scompare inghiottito da qualche entità astrale, scompare nel buco dell’ozono....e tentare di interrogare i miei animali domestici ?…magari ne sanno più di quanto possa immaginare.
Qualcuno dice che, lavati in bucati diversi, magari si tingono e uno non li riconosce più come coppia: niente di più falso. I calzini spaiati hanno fogge completamente diversi, e non credo che il bucato cambi loro anche la trama del tessuto, il modello e il disegno.
L’unica soluzione che ho trovato sarebbe quella di comprare tutti i calzini uguali, ma tutti tutti. Così non sarebbero più spaiati, solo ogni tanto qualcuno rimarrebbe da solo, per un po’ di tempo, ma almeno la mattina non impazzirei a vestirmi...

...ma il mistero non sarebbe comunque risolto.

martedì 30 marzo 2010

"RESTA PUR SEMPRE A ME QUELLA PAROLA" DI ALDA MERINI




Cosa succede quando un’incontro termina, quando finisce una storia, quando una persona alla quale tieni, alla quale vuoi bene non c’è più o quando vola in cielo un nonno, un genitore, una persona all’improvviso?
A parte il dolore della perdita, dell’abbandono, del lutto sicuramente molto forte, il dolore è anche per tutte quelle cose che non sono state dette e non sono state fatte con l’idea che si potevano fare dopo.
Quelle cose lì in realtà sono un canale dove passano dei sentimenti d’amore e se viene troncato così fortemente ci irrigidisce, ci paralizza. Perché l’amore è fluido, l’amore è un continuo movimento, è un qualcosa che si muove, come dei fiori che si aprono, le parole che si dicono, le carezze che si fanno…è un sentimento che si scambia, che va e viene e questo flusso è presente continuamente.
Se questo flusso si blocca, se si interrompe lo scambio con una persona, perché ad esempio ti ha lasciato all’improvviso…..perchè ha detto basta o perché il suo cammino era terminato e ti senti ancora di voler dire delle cose o viverle ancora, tutto rimane dentro e si pietrifica, si cristallizza e diventa una cosa pesante.
Allora importante quando si ha il tempo o si ha solo il momento di percezione di capire questa cosa, dirla subito….esprimerla, tirarla fuori, urlarla, cantarla, dipingerla, disegnarla, leggerla, comporre musica, farsi un dono…. 
E forse è vero che quando una persona se ne va continua a vivere dentro di noi: bisogna ospitarla nella propria intimità costringendosi quasi.....a donarle la vita più felice che si può.

Alda Merini parla appunto di quella parola che rimane dentro e ci devasta

Resta pur sempre a me quella parola 
che non ti ho detto e che mi fa soffrire
cosa languente cosa morta e sola
ma come posso amore dirti e dire
che cosa m’aggredisce se son sola,
cosa più che di te mi fa patire
o io mi sento come una morta viola
che nessuno raccoglie e fa perire
dentro la terra senza che bellezza
venga mai vista in lei, senza che ampiezza
compia sopra ‘sto fiore il suo periglio
però a grazia d’amore io mi appiglio.

Alda Merini

1 commento:

  1. le mie cose non dette....quante ce ne sono che rimangono dentro, in certi momenti sono salite fin sulle labbra ma il cuore impaurito non ha avuto il coraggio di spingerle fuori, cosi tornano giù....magari volendole urlare il giorno che ormai nessuno le potrà sentire... kik

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