Il mistero del calzino spaiato

C’è una questione grave che non riesco mai a risolvere, è il mistero del calzino scomparso.
Per quanto mi impegni, e giuro lo faccio veramente, spesso e volentieri mi ritrovo con i calzini spaiati.
Non ho ancora scoperto come questo succeda, se scompaia in lavatrice, si nasconde nel cassetto oppure se lo mangia la tartaruga. Il fatto è che il conto non torna mai.
Il calzino fuggitivo a volte ritorna, quando ormai avevo perso le speranze e subito ne sparisce un altro. Forse giocano tutti quanti a nascondino e ovviamente a qualcuno tocca cuccare. E’ un problema diffuso, ed è uno dei misteri più misteriosamente misteriosi che inquietano il genere umano.
Ceste di calzini spaiati che, dico io, dicono tutti, pure se fossero andati a finire sotto il letto, dietro i mobili, in un altro bucato, dentro a una scarpa, prima o poi uscirebbero fuori e si riappaierebbero, e invece no: il secondo calzino scompare inghiottito da qualche entità astrale, scompare nel buco dell’ozono....e tentare di interrogare i miei animali domestici ?…magari ne sanno più di quanto possa immaginare.
Qualcuno dice che, lavati in bucati diversi, magari si tingono e uno non li riconosce più come coppia: niente di più falso. I calzini spaiati hanno fogge completamente diversi, e non credo che il bucato cambi loro anche la trama del tessuto, il modello e il disegno.
L’unica soluzione che ho trovato sarebbe quella di comprare tutti i calzini uguali, ma tutti tutti. Così non sarebbero più spaiati, solo ogni tanto qualcuno rimarrebbe da solo, per un po’ di tempo, ma almeno la mattina non impazzirei a vestirmi...

...ma il mistero non sarebbe comunque risolto.

giovedì 9 settembre 2010

Se una scrivania in disordine denota uno spirito confusionario, che dire di una scrivania vuota?” A. Einstein

Devo ammetterlo…pur facendo di tutto alla fine ritorna….il disordine dico!
Proprio non riesco! Eppure i buoni propositi ci sono tutti…ma la mia stanza si riempie ogni volta che tento di rimettere le cose a posto (calzini compresi….s’intende eh eh eh ehe hehehehehe).
Quest’estate guardavo la mia auto…e pensavo “fosse ancora più grande chissà cosa ci metterei dentro..una seconda casa…tutto alla rinfusa…”
In un dato istante sembrava addirittura che la marea di roba (tenda, zaini, sacchi a pelo…valigia clown…cianfrusaglie varie..ecc ecc) si fosse stufata di stare nel portabagagli (già molto ampio) e avesse voglia di stare lì sul sedile posteriore a godersi il viaggio come appoggiata allo schienale anteriore - sorniona e beata, interessata sommariamente ai discorsi che facevo.
In tutto questo c'è chi dice che non posso appartenere al segno zodiacale al quale la stella mi ha affidato..."no no, sarai un gemelli!!!" Bohhhhhh.....mi chiedo "ma perchè sono in due? uno ordina e l'altro passa e fa un casino?"  

Alla fine delle vacanze, tornato in ufficio ritrovo la mia scrivania………il Kaos…così come l’avevo lasciata….un po’ meno devo dir la verità…(sante manine della ragazza che mette in ordine!!!)……ma pur sempre inagibile. Ed è lì che mi incomincio a preoccuparmi…. mi metto allora alla ricerca sulla rete di non so quale risposta, forse un pò per tranquillizzarmi...e...UDITE UDITE....ecco cosa trovo...Disordinati cronici, dalle scrivanie d’ufficio caotiche e “scompigliate”, aprite bene le orecchie:
il disordine funziona, mentre l’ordine fa perdere tempo prezioso. Probabilmente, in cuor vostro, l’avete sempre saputo, ma a sostenervi vi è addirittura un professore di management della Columbia University, Eric Abrahamson , che ha dedicato un intero libro all’argomento.
La sua tesi: il lavoratore disordinato impiegherebbe il 36% di tempo in meno, rispetto ai colleghi, a ritrovare i documenti di cui ha bisogno, rendendosi così indispensabile al buon funzionamento dell’impresa. La possibilità, inoltre, di trovare un numero di telefono perso, un’idea annotata o un documento importante, aumenterebbe di gran lunga nel “caos organizzato” del tavolo da lavoro. Senza tener conto che un eccesso di rigidità e ordine porrebbero non pochi ostacoli alla creatività…
D’altra parte Einstein stesso osservava: “Se una scrivania in disordine denota uno spirito confusionario, che dire di una scrivania vuota?”…
Evviva allora cartelloni, fogli, foglietti, libri e penne sparse in ogni angolo del piano; pc, telefoni e matasse di fili di corrente…e che la confusione cominci a dare i suoi frutti!!

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