Il mistero del calzino spaiato

C’è una questione grave che non riesco mai a risolvere, è il mistero del calzino scomparso.
Per quanto mi impegni, e giuro lo faccio veramente, spesso e volentieri mi ritrovo con i calzini spaiati.
Non ho ancora scoperto come questo succeda, se scompaia in lavatrice, si nasconde nel cassetto oppure se lo mangia la tartaruga. Il fatto è che il conto non torna mai.
Il calzino fuggitivo a volte ritorna, quando ormai avevo perso le speranze e subito ne sparisce un altro. Forse giocano tutti quanti a nascondino e ovviamente a qualcuno tocca cuccare. E’ un problema diffuso, ed è uno dei misteri più misteriosamente misteriosi che inquietano il genere umano.
Ceste di calzini spaiati che, dico io, dicono tutti, pure se fossero andati a finire sotto il letto, dietro i mobili, in un altro bucato, dentro a una scarpa, prima o poi uscirebbero fuori e si riappaierebbero, e invece no: il secondo calzino scompare inghiottito da qualche entità astrale, scompare nel buco dell’ozono....e tentare di interrogare i miei animali domestici ?…magari ne sanno più di quanto possa immaginare.
Qualcuno dice che, lavati in bucati diversi, magari si tingono e uno non li riconosce più come coppia: niente di più falso. I calzini spaiati hanno fogge completamente diversi, e non credo che il bucato cambi loro anche la trama del tessuto, il modello e il disegno.
L’unica soluzione che ho trovato sarebbe quella di comprare tutti i calzini uguali, ma tutti tutti. Così non sarebbero più spaiati, solo ogni tanto qualcuno rimarrebbe da solo, per un po’ di tempo, ma almeno la mattina non impazzirei a vestirmi...

...ma il mistero non sarebbe comunque risolto.

giovedì 21 aprile 2011

15 Maggio - MuSiCa e CoRpO: Laboratorio sulla linea dell'Orff-Schulwerk

MuSiCa e CoRpO :

Laboratorio sulla linea  dell'Orff-Schulwerk

Un'idea pedagogica semplice...

La musica si impara facendola e non astraendola, bisogna viverla fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla nostra crescita come individui, attraverso una esperienza creativa che coinvolga tutto ciò che ad essa può essere inerente: il gioco, il movimento del corpo, la danza, la drammatizzazione e il canto.

Per partecipare non è necessario essere musicisti o ballerini ma trovarsi solo in questa frase...

“Il bambino che non gioca non è un bambino, ma l'adulto che non gioca ha perso per sempre il bambino che era in lui e del quale avrà sempre bisogno…
”Pablo Neruda

Domenica 15 Maggio 2011; ore 16.30 -19.30     

Alla Tchi-Tchiao - via ioppolo 17, Ragusa Ibla (con possibilità di spostarci in spazi aperti)

Abbigliamento comodo, calze antiscivolo

Info e prenotazioni: 3351362853 - www.ciridiamosu.blogspot.com - ciridiamosu@gmail.com

Conducono:  Giuseppe Zuccarello e Lara Diliberto                                     

Max 30 partecipanti   € 5

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