Il mistero del calzino spaiato

C’è una questione grave che non riesco mai a risolvere, è il mistero del calzino scomparso.
Per quanto mi impegni, e giuro lo faccio veramente, spesso e volentieri mi ritrovo con i calzini spaiati.
Non ho ancora scoperto come questo succeda, se scompaia in lavatrice, si nasconde nel cassetto oppure se lo mangia la tartaruga. Il fatto è che il conto non torna mai.
Il calzino fuggitivo a volte ritorna, quando ormai avevo perso le speranze e subito ne sparisce un altro. Forse giocano tutti quanti a nascondino e ovviamente a qualcuno tocca cuccare. E’ un problema diffuso, ed è uno dei misteri più misteriosamente misteriosi che inquietano il genere umano.
Ceste di calzini spaiati che, dico io, dicono tutti, pure se fossero andati a finire sotto il letto, dietro i mobili, in un altro bucato, dentro a una scarpa, prima o poi uscirebbero fuori e si riappaierebbero, e invece no: il secondo calzino scompare inghiottito da qualche entità astrale, scompare nel buco dell’ozono....e tentare di interrogare i miei animali domestici ?…magari ne sanno più di quanto possa immaginare.
Qualcuno dice che, lavati in bucati diversi, magari si tingono e uno non li riconosce più come coppia: niente di più falso. I calzini spaiati hanno fogge completamente diversi, e non credo che il bucato cambi loro anche la trama del tessuto, il modello e il disegno.
L’unica soluzione che ho trovato sarebbe quella di comprare tutti i calzini uguali, ma tutti tutti. Così non sarebbero più spaiati, solo ogni tanto qualcuno rimarrebbe da solo, per un po’ di tempo, ma almeno la mattina non impazzirei a vestirmi...

...ma il mistero non sarebbe comunque risolto.

mercoledì 4 agosto 2010

La Curiosità

Che cos’è la curiosità?
La curiosità è uno degli ingredienti più stimolanti della creatività. È l’istinto che spinge gli esseri viventi, animali compresi, ad esplorare territori fino a quando ne scoprono i limiti. Ed è anche ciò che spinge il bambino a provare e riprovare e riprovare fino a quando incontra…il divieto dei genitori.

La forza della curiosità nasce, appunto, da questo impulso ingenuo a giungere di là del conosciuto, ad affrontare l’incerto, ad allargare il proprio patrimonio arricchendolo con le proprie esperienze, riuscite o fallite: impariamo molto di più dai nostri errori che dai nostri successi.

Meglio delle definizioni del dizionario, le analogie permettono di comprendere ciò che è la curiosità. Alcune mettono molto bene in evidenza la sua funzione di starter, in questo caso la curiosità diventa la scintilla che accende il fuoco, il colpo di pistola che segnala la partenza ai concorrenti. Altre le danno un ruolo illuminante per cui essa diventa il faro che mostra la strada ai naviganti oppure insistono sul suo ruolo di stimolazione o eccitazione, per cui essa diventa la spezia che potenzia il sapore di una ricetta, la domanda che provoca una risposta. Altre ancora ne fanno lo strumento stesso della creazione: è il pennello che dipinge la tela, la bacchetta che dà il suo potere alla fata.

Altre analogie, infine ci fanno ricordare che la curiosità è anche portatrice di rischi: è la spina che si frappone tra noi e la rosa, la mela che Eva, su suggerimento del serpente, offre ad Adamo, che l’accetterà.

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